Barriera Corallina: Google Seaview la esplorerà virtualmente




8/25/2007

La Great Barrier Reef soppravviverà?

Ecco alcune foto dei fondali dell'arcipelago delle Whitsundays, scattate da Paola, che testimoniano l'ottimo stato dei coralli: ma fino a quando durerà?













Uno degli obiettivi di questo viaggio era capire se la Grande Barriera Corallina fosse a rischio estinzione e quando ciò sarebbe avvenuto.

Per ora possiamo dire che di notte lo spettacolo offerto dal complesso di organismi animali e vegetali microscopici, privi di moto proprio, che vivono sospesi nell'acqua e che costituiscono il nutrimento principale di molti pesci e mammiferi marini, era straodinario. La superfice dell'acqua sembrava illuminarsi e bastava muovere, con un remo o con il mezzo marinaio, l'acqua per vedere migliaia di lucine accendersi. Diverse volte prima di andare in cuccetta, mentre mi lavavo i denti in coperta, ho goduto dello spettacolo. Questo mare è ancora ricco di plancton.
Mi spiegavano i "local" che la barriera ospita il 25% di tutte le specie ittiche marine e rappresenta uno degli ecosistemi più diversificati del pianeta.
E' ricchissima sia di Fitoplacton, l'insieme degli organismi vegetali del plancton, alla base della catena alimentare dell'ecosistema della barriera (principalmente alghe) che di Zooplacton, l'insieme degli organismi animali del plancton (meduse, coralli, molluschi e molte specie di pesci).

Il problema della barriera è che non deve smettere di calcificare. Se smettesse comincerebbe a rimpicciolirsi e alla fine scomparirebbe.
Il pericolo maggiore per la barriera australiana rispetto alle altre non sono la pesca al traino sui fondali,quella con gli esplosivi o gli scarichi agricoli perché il gov.aus è molto attento,sensibile e severo nel reprimere tali atti.

Il vero problema è il riscaldamento globale.

Quando la temperatura dell'acqua sale troppo i coralli perdono
le alghe che li nutrono.Questo processo è noto come "CANDEGGIO".

Senza le loro alghe i coralli diventano bianchi.Infatti in alcune spiagge di coralli si trovavamo migliaia di coralli di diversa gradazione di bianco in base sia all'esposizione al sole che alla loro morte.
Con l'aumento della temperatura globale, gli episodi di candeggio sono più comuni.
Le circa 5 milioni di specie che ci vivono spiegava Guldenberg, un esperto di barriere coralline dell'Università di Brisbane, non hanno alcun rapporto vitale con i coralli, ma la maggior parte ne è completamente dipendente:vive, mangia e si riproduce intorno ai coralli. Quando i coralli vengono distrutti dal candeggio, queste specie scompaiono.

Se la temperatura globale aumenta vi sarà un aumento delle meduse e degli invertebrati. La temperatura e l'acidità sono i due fattori più importanti per un organismo che vive nell'acqua.E se le temperature continueranno a salire saranno i mari ad assorbire tutta l'anidride carbonica emessa dagli esseri umani. Da un certo punto di vista è un bene altrimenti ce la ritroveremo ancora tutta nell'aria.
Quello che non è ancora chiaro è quanto questo danneggi gli oceani aumentando il processo di acidificazione. Alterare la chimica dei mari può rivelarsi molto pericoloso non solo per gli oceani.

Una delle cause dell'aumento delle temperature e della co2 sono i voli aerei e il turismo di massa.




Nel 2006 il "Centre for future studies", un istituto di ricerca britannico, ha proposto che l'accesso ad alcune delle destinazioni turistiche più a rischio della Terra, prime fra tutte la Great Barrier Reef Australiana, fosse concesso solo ai vincitori di una lotteria mondiale annuale. In questo modo si raccoglierebbero fondi e si potrebbe limitare il numero dei visitatori.Inoltre sarebbe un sistema equo e probabilmente attirerebbe solo i turisti più appassionati.

Ma oramai il turismo di massa, secondo l'Unwto, l'Organizzazione mondiale del turismo, e il turismo internazionale è il principale prodotto di esportazione.Ed è diventato anche una delle più importanti fonti di occupazione.L'economia di molti paesi crollerebbe se dovesse fermarsi o anche solo ridursi.